Casa dell’Alchimista

La Casa Museo


“Ma è stato poprio lui, l’alchimista a scegliere di metter su casa a Valdenogher o è stato il Consiglio dei Dogi della Serenissima a confinarlo qui in questo posto ai margini del Gran Bosco da Reme che guarda caso in quel periodo era proprietà di Venezia? E in ogni caso perchè proprio qui a Valdenogher?”  Domande che sorgono spontanee in  coloro che visitano con interesse questa dimora alchemica recuperata dalla Sovraintendenza regionale negli anni novanta e da l 2003 visitabile come Casa Museo dell’Alchimista  Il richiamo all’antica Arte Alchemica per un occhio un pò allenato a cogliere e a riconoscere segnali particolari, appare subito chiaro solo osservando la facciata.

Che ci fa questo edificio cinquecentesco decisamente alieno rispetto al contesto architettonico locale dell’epoca ? tre piani, portico a tre archi con sculture significative in chiave di volta (due caducei ai lati e testa di Ermete al centro) dodici aperture, quattro colonne alla base e bassorilievi che rappresentano in pietra rossa la vite e i vasi, triangolazioni infinite da interpretare e bifora inequivocabilmente veneziana al centro! Non è normale! Visitando l’ interno, si avverte subito che il tempo e qualche importante modifica voluta da chi l’ha abitata dall’ 800 in poi, non sono riusciti a scalfire il fascino dell’evocazione di questa presenza misteriosa che permea di sè le scale e l’androne centrale ancora ricoperti di fulliggine. Quella fulligine che uscita dall’athanor (laboratorio alchemico)ricostruito al piano terra (nigredo) sul basamento originale non usciva attraverso la canna fumaria ma attraverso l’androne centrale e il tetto al tempo in lastre di pietra.

Evocativa anche l’ oggettistica creata ad hoc in fase di allestimento dalla Sovraintendenza regionale curatrice del restauro dalla fine degli anni 80 ai primi del 2000. La stessa che in ogni stanza attraverso ‘libri fantasma’ e pannelli offre l’opportunità ai visitatori di avere le informazioni minime relative al significato dei bassorilievi della facciata rivelando  i principali passaggi e riferimenti alle fasi dell’Opera alchemica. In video l’interpretazione alchemica delle favole di Biancaneve e Cenerentola. Un museo in grado di aprire attraverso il simbolismo ermetico, una porta immaginaria verso altre culture e altre religioni orientali e mediorientali confermandoci i profondi legami storici sempre esistiti tra i popoli

 

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